E’ spuntato di nuovo il sole, le giornate si allungano, gli alberi iniziano a ricoprirsi nuovamente di foglie e la bella stagione è alle porte grazie alle temperature che si fanno più miti, come festeggiarla se non preparando ricette sfiziose sfruttando i cibi di stagione?
Anche in primavera dobbiamo tenere conto del nostro metabolismo e delle sue necessità; è quindi importante ricordare che a seconda del periodo e della nostra condizione di salute, potremmo necessitare di alcuni specifici nutrienti rispetto ad altri.
Cibo di primavera, adatto ad ogni metabolismo?
I carboidrici, che sostengono più facilmente il consumo dei cereali e dei legumi senza appesantirsi troppo (ricordiamo che i carboidrici tendono ad avere un metabolismo leggermente più lento e che necessita per lo più di alimenti veloci da digerire e di facile assimilazione), possono sfruttare le fave.
Questo legume, che riusciamo a trovare fresco da marzo in poi, rappresenta un’ottima fonte di ferro, manganese e vitamine del complesso B (nello specifico vitamina B1 e B9); inoltre le fave sono ricche anche di proteine e fibre vegetali, e grazie quest’ultime tale alimento non alza in maniera repentina i livelli di zucchero nel sangue.
Per la loro componente carboidrica risultano più adatte e più leggere a chi possiede un profilo carboidrico, e possono essere cucinate in tantissime maniere: una volta sgranellate e pulite possono essere utilizzate per la preparazione di risotti (ottimo connubio per quanto riguarda il giusto apporto di aminoacidi), di minestre, di polpette o anche di frittate.
Chi invece ha un metabolismo più proteico (dai ritmi più veloci e che ottimizza la propria condizione con il consumo proteine, ossia cibi più lenti da assimilare), potrebbe sfruttare come leguminose primaverili, i fagiolini verdi e i piselli, entrambi infatti hanno un’alta componente di acqua e sono, da un punto di vista nutrizionale, più simili alla semplice verdura, rispetto ai fagioli o alle lenticchie o alle fave.
Per questo motivo potrebbero rivelarsi un ottimo accompagnamento di contorno ad un secondo proteico di carne o pesce. Dobbiamo ricordare per altro che entrambi sono ricchi di vitamine (vitamina A e vitamina C), di sali minerali e di sostanze antiossidanti.
La primavera rappresenta la stagione di frutta e verdura, quindi sono proprio queste che “la fanno da padrona” in ogni nostra ricetta!
Gli asparagi
Vincitori indiscussi tra gli ortaggi primaverili, sono poco calorici, ricchi di fibra, di vitamina C e carotenoidi. Questi sono famosi per avere un ottimo potere diuretico e depurativo; li troviamo di diverse tipologie: bianchi, verdi o anche violetti.
Si possono sfruttare per la preparazione di ottimi risotti (ad esempio cucinato con un altro elemento assolutamente primaverile, quale le fragole), di sostanziosi sformati con uova e carne o come semplice contorno della pietanza principale.
Il crescione
Questa pianta, in realtà perenne, viene maggiormente utilizzata in primavera ed estate, sia come alimento crudo: insalate, antipasti, o piadine (è molto diffuso nella cucina romagnola); oppure cotto: nelle zuppe o come contorno di verdure cotte.
Vede alte concentrazioni vitaminiche al suo interno, vitamina C, B2, E, PP ed è ricco di sali minerali. Spesso viene associato ad un’azione depuratrice per disintossicarsi dallo smog e dal fumo e anche contro la cellulite e la ritenzione dei liquidi.
Fragole, ciliegie, albicocche
Tutti e tre questi frutti sono ottimi in primavera per finire il pasto in bellezza o come spuntino spezza fame, l’unico accorgimento è di non eccedere con le quantità per evitare un apporto eccessivo di zuccheri.
Una ricetta sfiziosa e semplice che possiamo sfruttare come dessert in primavera può essere il Curd di fragole: una crema a base di fragole, uova fresche biologiche e una punta di burro chiarificato o burro di cocco.
Una volta mondate le fragole e rese una purea attraverso un frullatore, possiamo mescolarle insieme alle uova e al burro fuso (a piacere si può dolcificare con un po’ di stevia o zucchero di cocco) e cucinare il tutto a bagnomaria per rendere la crema più densa. Una volta addensata e lasciata raffreddare è subito pronta per essere mangiata!
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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