Lo stress ormai è diventata una costante ai giorni nostri, non è più l’eccezione ma la regola! Siamo sicuri che il nostro corpo, e soprattutto la nostra mente, siano in grado di sostenerlo sempre con così grande costanza? Scopriamo assieme quali sono i segnali che ci manda il nostro fisico per farci comprendere che potrebbe essere arrivato ad un livello di “saturazione”.
I segnali dello stress: campanelli d’allarme
1) Disturbi del sonno
Abbiamo molti pensieri per la testa, viviamo ritmi frenetici e consumiamo un sacco di energia di giorno; ci auspichiamo quindi di poter riprendere proporzionalmente le giuste energie per rimetterci in sesto durante la notte, ma spesso non è così!
Nella maggior parte dei casi fatichiamo a prendere sonno, ci svegliamo spesso durante la notte o se riusciamo a dormire il sonno non è gratificante e riposante quanto vorremmo. Non è un caso, vivere infatti prolungate fasi di stress porta ad alterare enormemente i cicli ormonali che caratterizzano rispettivamente periodi stressogeni e periodi di rilassamento e tali squilibri si ripercuotono sulla nostra qualità del sonno.
2) Fatica a concentrarsi e poca lucidità
Quando siamo sotto stress il dispendio energetico è molto elevato e a lungo andare l’organismo, per sostenere una costante e alta produzione di energia, deve sacrificare alcune “attività”. E’ proprio per questo motivo che potremmo iniziare a sentirci meno lucidi e potremmo faticare a concentrarci, anche piccoli sforzi mentali iniziano a sembrare insormontabili.
Il fisico, sottopressione, necessita di molti nutrienti, i quali possono assicurare la giusta lucidità, ma proprio gli stessi nutrienti, quando siamo sotto stress, faticano ad essere assimilati nella maniera corretta e in breve tempo diventano insufficienti rispetto alle necessità del nostro metabolismo.
Parliamo ad esempio di grassi buoni, omega 3 e omega 6, magnesio e numerosi aminoacidi.
3) Sfasamento delle reali sensazioni di sonno e stanchezza
Il nostro corpo è programmato alla perfezione ed in condizioni di “emergenza” riesce a “camuffare e nascondere” la stanchezza effettiva del fisico per mantenere comunque alte le prestazioni e la concentrazione. Ci riesce producendo elevati ormoni dello stress, quali adrenalina, cortisolo, dopamina.
Questo però risulta vantaggioso solo se la condizione è limitata ad un breve periodo di tempo, alla lunga infatti l’organismo fatica a sostenere costanti e alti livelli di lucidità, se non ha momenti di rilassamento durante i quali può riprendersi, recuperare e ripararsi.
In fase di stress si rischia quindi di avere una distorta percezione della nostra condizione fisica e della reale stanchezza, motivo per il quale spesso ci ritroviamo a tirare molto la corda fino a spezzarla.
4) I capelli si sfibrano o cadono
Anche questo è un campanello d’allarme fortemente associato ad un’intensa fase di stress. Come abbiamo anticipato poco fa, il corpo mette in secondo piano le funzionalità che ritiene secondarie in una condizione di emergenza e nutrire i capelli è una di queste. Tutte quelle sostanze infatti che sono fondamentali per rinforzare i capelli, sono in realtà anche molto preziose per assicurare altre vie metaboliche, più importanti per la nostra “sopravvivenza”.
Questo è il ragionamento che attua il fisico, ed è la causa per la quale i capelli si sfibrano o cadono in grandi quantità, quando viviamo periodi frenetici e stressanti.
5) Disturbi digestivi
Altra funzionalità che possiamo definire forse meno importante, la digestione. Il corpo, sotto stress, non può permettersi di consumare troppe energie per assicurare e attuare i vari processi digestivi in maniera ottimale. Da qui lo sviluppo di fastidi a livello gastrico, come reflusso, eruttazione, senso di oppressione al petto, dovuti appunto ad una mancata buona digestione dei vari alimenti.
6) Aumento dei livelli infiammatori
Quando siamo sotto stress e i livelli ormonali aumentano (sempre adrenalina, cortisolo, dopamina), si alzano anche i nostri livelli infiammatori. L’organismo risponde ad una situazione di emergenza attivando i processi infiammatori di difesa che è in grado di attuare.
Questo è il motivo per il quale, quando viviamo periodi fortemente stressanti, per tempi prolungati, potremmo osservare l’innalzamento dei livelli di colesterolo, lo sviluppo di disturbi alla pelle (dermatiti, prurito, rossore, etc.) o ancora, fastidi che interessano l’intestino (alterazione della funzione intestinale, crampi, etc.).
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista