Dal desiderio…
Nell’atto sessuale che andremo a descrivere dal punto di vista biochimico e fisiologico, ha un ruolo importante la pulsione. A partire dalla pubertà infatti, nel nostro organismo la fanno da padrone certe molecole chimiche diverse nei due sessi ma ugualmente essenziali nell’attrazione sessuale e nel successivo approccio: gli ormoni sessuali.
I testicoli nell’uomo producono ormoni androgeni, e le ovaie nella femmina producono estrogeni e progesterone. Sono le molecole della pulsione sessuale e da esse dipende quel particolare interesse per il partner. In particolare è il testosterone, l’ormone androgeno presente in piccole quantità anche nella femmina, a determinare il vero e proprio desiderio sessuale che poi muove i successivi passaggi dell’intero atto sessuale.
Possiamo quindi affermare che sono proprio questi diversi ormoni sessuali a costituire la base del desiderio.
Al piacere
Numerosi principi biochimici sono alla base anche dell’orchestrazione del piacere. Infatti oltre all’aumento della produzione degli ormoni sessuali prendono parte attiva i centri del piacere, ossia quei neuroni che producono diverse sostanze, le quali svolgono ruoli completamente diversi tra loro, ma ugualmente importanti nella relazione amorosa. Ne vediamo alcune:
DOPAMINA: Questo neurotrasmettitore è responsabile delle sensazioni iniziali gratificanti di una nuova relazione amorosa. In termini poco tecnici è quella molecola che ci stimola ad investire sull’altra persona e a volerla vedere spesso in fase iniziale di una relazione.
FENIETILAMINE: Sono sostanze analoghe alla dopamina che stanno alla base dell’innamoramento e dell’attrazione amorosa: la loro presenza è strettamente collegata con il rilascio di dopamina, in una continua vicendevolezza che genera eccitazione, euforia, entusiasmo. Vengono rilasciate nel cervello quando l’individuo sperimenta sentimenti di gioia e amore. Allo stremo è lo stesso effetto che produce l’anfetamina, una droga stimolante che provoca benessere, euforia, infaticabilità e mancanza di appetito. Anche le anfetamine agiscono a livello nervoso proprio stimolando la sintesi di dopamina.
OSSITOCINA: è l’ormone che rappresenta la “colla” chimica dell’amore. Viene secreta dalla ghiandola pituitaria e liberata nel cervello e nel sistema riproduttivo ogni volta che c’è un contatto con la persona amata. Essa aumenta notevolmente durante l’orgasmo, e soprattutto nella donna è presente durante il parto e l’allattamento; inoltre, è ormai dimostrato che aumenta la nostra sensibilità alle carezze e ci spinge al contatto fisico e agli abbracci. La sua funzione è quindi strettamente collegata all’importanza del contatto fisico come collante necessario a far durare una coppia nel tempo.
Non c’è uno senza l’altro
Il concetto di desiderio è strettamente legato a quello di piacere. Normalmente non vi può essere il primo senza il secondo. E’ il motivo per cui una sessualità difficoltosa (e dunque priva di piacere e ricca di preoccupazione) porta alla lunga alla scomparsa del desiderio. Il desiderio, per restare vivo, ha bisogno di un costante rinforzo di soddisfazione che viene assicurato dalla stimolazione dei centri del piacere. Tra i rinforzi del desiderio sessuale un posto di rilievo occupa l’orgasmo, con la sua suggestione di massimo della comunicazione possibile tra due individui che si attraggono.
Come si vede la nostra sessualità dal desiderio alla pulsione, dal piacere all’appagamento, si svolge attraverso meccanismi puramente chimici. Proprio grazie alla chimica del cervello l’amore è sempre nuovo e sempre vario.
Le fasi sessuali
L’insieme dei fenomeni fisici e psichici che avvengono nel corpo umano in seguito ad uno stimolo erotico viene definito “ciclo di risposta sessuale” e comprende 4 fasi:
1. Eccitamento: fase costituita da una serie di stimoli fisici e sensoriali.
2. Plateau: momento successivo statico caratterizzato dal perdurare dell’eccitazione fisica.
3. Orgasmo: Momento di forte piacere, la cui intensità dipende molto dagli stimoli ricevuti nelle fasi precedenti.
4. Risoluzione: fase che vede una progressiva diminuzione della tensione sessuale che si manifesta in maniera profondamente diversa nei due sessi. Solitamente negli uomini è più “brusca” e questa determina un’attesa maggiore, rispetto alle donne, prima di intraprendere un altro rapporto sessuale. Le donne infatti, se sottoposte ad un’adeguata stimolazione, possono essere fisicamente pronte prima ad avere un nuovo ciclo completo.
Come agevolare la chimica dell’amore?
Potremmo pensare che l’alimentazione non ha nessun potere sulla nostra vita sessuale, e invece non è così! Anche ciò che mangiamo è chimica e biochimica, il cibo influisce sul nostro stato di salute e anche sulla predisposizione mentale e fisica nell’avere rapporti sessuali.
Lo stato di stress ad esempio influisce sul desiderio e sul piacere, quando siamo particolarmente stressati infatti alcuni livelli ormonali si squilibrano e questi incidono sulla qualità della nostra vita sentimentale.
Un consiglio alimentare in questa condizione, al fine di diminuire lo stato di stress, potrebbe essere di aumentare il consumo di verdura e l’apporto di acqua giornaliero.
Un altro fattore nutrizionale fondamentale è dato dagli aminoacidi, è importante infatti che essi siano ad un buon livello per assicurare la giusta produzione di energia. Per migliorare l’apporto di aminoacidi, dobbiamo assicurare delle buone fonti proteiche all’interno della nostra dieta.
Questi sono solo due fattori nutrizionali, dei tanti, che possono andare ad influire fortemente nella chimica in amore.
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
PS: Se ti ha colpito l’articolo o vorresti approfondire l’argomento lascia pure un commento qui sotto e dicci cosa ne pensi
In caso di abbassamento del testosterone cosa ci potrebbe venire in aiuto?
Grazie.
Alessandro.
Buongiorno Alessandro,
Per quanto riguarda l’alimentazione e l’integrazione, ciò che potrebbe aiutare sarebbe migliorare l’apporto proteico:
– mangiando più carne, pesce e uova
– inserendo un integratore a base di aminoacidi in forma libera (il My Energy)
– Inoltre sarebbe utile migliorare l’assimilazione dei nutrienti, a tal fine potrebbe rivelarsi preziosa la glutammina, un aminoacido specifico. Può trovarlo all’interno del My Gastro .
Infine non va sottovalutata l’importanza dell’acqua, deve esserci costantemente un buon apporto giornaliero di acqua (tra i 2 – 2,5 L), essa è uno dei principali cofattori per ogni reazione biochimica nel nostro corpo.