Che valore ha per la nostra salute?
Il ferro è fondamentale per svariati motivi, tra cui:
1) La formazione di emoglobina, la proteina che trasporta l‘ossigeno nel sangue per farlo arrivare alle cellule.
2) Serve per la sintesi di collagene, sostanza che partecipa alla costruzione di un particolare tipo di tessuto, detto connettivo*.
3) Aiuta a formare anche la mioglobina, una molecola molto simile all’emoglobina, che è in grado di legare l’ossigeno, ma è presente non nei globuli rossi ma nei tessuti muscolari e in quelli periferici.
4) E’ fondamentale per moltissimi processi metabolici, come la respirazione cellulare e la creazione di acidi nucleici*, tra i quali il DNA.
In pratica il ferro interviene in tantissime reazioni di vitale importanze per la permettere la vita dell’uomo e proprio per questo motivo è un elemento che non va sottovalutato.
In che forme lo troviamo?
Il ferro è disponibile in diverse forme, più o meno utilizzabili dal nostro corpo. Questa differenza è data dalla diversa struttura chimica:
– Il ferro eme: legato all’emoglobina o alla mioglobina, solo in questo stato esso riesce a legarsi all’ossigeno.
– Il ferro non-eme: è legato a proteine che lo tengono da parte come deposito nel caso in cui servisse. Di solito le riserve maggiori di ferro le troviamo nella milza, nel fegato e nel midollo osseo.
Nel nostro corpo possiamo contare circa totali 3 – 4 grammi di ferro, di cui il 75% corrisponde a quello che si può legare all’ossigeno.
Quali sono le fonti più preziose di ferro?
Esistono diverse fonti, quelle in cui il suo contenuto è maggiore e più facile da assorbire sono la carne e il fegato.
Un’atra buona fonte di ferro la troviamo nelle verdure verdi, nei legumi (soprattutto le lenticchie), nella frutta secca e nel cacao. Quello contenuto però in questi alimenti è nella forma più difficile da assimilare.
Generalmente il ferro presente nel cibo viene assimilato dal nostro corpo molto lentamente e i tempi di assorbimento variano a seconda della sua struttura e della presenza di altri elementi che spesso fanno da ostacolo.
Ad esempio sono molto conosciuti gli spinaci per avere un grosso contenuto di ferro, questo non basta. Infatti bisogna anche specificare che tali vegetali sono ricchi di ossalati, delle sostanze antinutrienti che impediscono l’assimilazione del metallo in questione.
Per favorire veramente l’assunzione del ferro presente negli spinaci si rivela preziosa la vitamina C, poiché reagendo in una specifica maniera con questo metallo, fa sì che gli ossalati, o altre sostanze dall’effetto negativo, non possano contrastarne l’assorbimento.
Riassumendo quindi la fonte principale di tale nutriente la troviamo nella carne (maggiormente negli organi come il fegato e la milza). Per altro il ferro di cui parliamo è nella forma più facilmente assimilabile dal nostro corpo.
Poco ferro cosa comporta?
Carenze di tale elemento possono comportare astenia, stanchezza o anche cefalee, palpitazioni, nevralgie o anemie nei casi più gravi.
Spesso esprime una carenza di questo nutriente chi non ne assume a sufficienza attraverso l’alimentazione, chi ad esempio mangia poca carne e segue un regime più ricco di cereali e latticini. E’ più diffuso infatti tra coloro che seguono un regime vegetariano.
Anche per le persone che fanno un eccessivo consumo di alcolici vanno spesso incontro a carenze accentuate di ferro.
In conclusione?
Il ferro è un elemento prezioso per mantenere in equilibrio il nostro metabolismo poiché partecipa a numerosissime reazioni fisiologiche del corpo. E’ importante quindi tenere monitorati non solo quei valori relativi ai suoi nel sangue, ma anche quelli che ci permettono di capire se i suoi depositi sono sufficienti. Infine è auspicabile dare al corpo tutte quelle sostanze che permettono il corretto assorbimento del ferro dagli alimenti, come ad esempio la vitamina C, l’acido folico e le altre vitamine del complesso B.
GLOSSARIO
* Tessuto connettivo: ha la funzione di provvedere al collegamento, al sostegno e nutrimento di altri tessuti dei vari organi. Ne esistono diversi tipi a seconda delle funzioni più specifiche e delle caratteristiche morfologiche.
* Acidi nucleici: Macromolecole, tra le quali DNA e RNA, deputate alla conservazione e al trasporto dell’informazione genetica. Sono elementi composti da unità più piccole dette nucleotidi.
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Gradirei approfondimenti visto che sono abbastanza anemica e costretta spesso a fare cure di ferro!
Veramente un articolo molto molto interessante . Grazie. Ho sentito che dopo 50 anni devo mangiare poco il carne. Vero?
Buonasera elena,
assolutamente non è vero che dopo i 50 anni bisogna per forza mangiare poca carne, le frequenze dei vari alimenti variano a seconda del tipo di metabolismo che ci caratterizza e della condizione in cui ci si trova (più o meno sotto stress). Questi sono gli elementi a cui fare più riferimento per capire cosa è meglio mangiare. Ad ogni modo l’apporto nutrizionale della carne ha un ruolo prezioso per il nostro benessere, non bisogna sottovalutarlo, ed è importante che la carne sia di buona qualità (meglio sarebbe nutrirsi di animali che a loro volta sono stati allevati ad erba e fieno).
Articolo davvero molto utile conciso ed esauriente grazie
Grazie per le informazioni.
Volevo chiedere riguardo il ferro. Quanto è valida la spirulina come integratore di ferro?
Buonasera Roberto,
scusi il ritardo della risposta. L’alga spirulina può essere un valido integratore di ferro, purché il relativo integratore non abbia dentro altre sostanze aggiunte non naturali. Faccia anche attenzione al luogo di provenienza delle alghe se possibile, poiché ne va della loro qualità (vengono allevate anche in paesi in cui non c’è un buon controllo delle falde acquifere e quindi delle acque, dove vengono appunto fatte crescere). In generale è buona norma ricordare che quando si fanno cure per reintegrare il ferro, sono NECESSARI anche tutti quegli elementi nutrizionali che ne permettono l’assorbimento.
Dott.ssa Carolina Capriolo, Biologa Nutrizionista