Il functional training è uno degli ultimi trend in ambito fitness. Mi piace scoprire nuove modelli di punta del momento e condividerli con voi per approfondirne gli aspetti più significativi. Vediamo in cosa consiste il functional training e perché può essere efficace per tornare in forma.
Le basi del functional training
Anche se sembra essere diventata una moda piuttosto recente, l’allenamento funzionale è una sorta di ritorno alle vecchie origini, una rielaborazione di tecniche antiche scoperte da chi ci ha preceduti. L’allenamento funzionale si svolge senza l’utilizzo degli attrezzi, proprio come i nostri avi che non avevano a disposizione tutti i nostri attuali ritrovati tecnologici del fitness. La particolarità riguarda quali siano i movimenti allenanti, perché il functional training riproduce movimenti che svolgiamo quotidianamente, quando non ci stiamo allenando.
L’obiettivo del functional training è quello di migliorare la coordinazione e il condizionamento attivando più punti di forza contemporaneamente. Gli esercizi a corpo libero da svolgere per un allenamento funzionale sono più impegnativi di quello svolto con le macchine e gli attrezzi perché stimolano anche la forza, la velocità, l’equilibrio e l’agilità.
Una sessione tipo di functional training
L’allenamento funzionale non è dunque un particolare schema di esercizi e movimenti o una modalità fissa di attività motoria ma la costruzione di sessioni orientate allo sviluppo fisico di ogni area muscolare, in base al bilanciamento di sforzo e intensità. Il functional training migliora la capacità motoria della quotidianità attraverso movimenti semplici e quotidiani. Gli schemi di allenamento sono progressivi e mai uguali e al tempo stesso molto impegnativi perché attivano simultaneamente più aree di forza del corpo e più muscoli contemporaneamente.
Uno schema tipo, dunque, deve comprendere esercizi che allenino tutto il corpo a partire dalla testa sino ai piedi. Le ripetizioni e la loro intensità devono essere calibrate a seconda della propria condizione di partenza. Salti, piegamenti, sollevamenti e affondi sono tutti parte di una sessione base di functional training.
Ciò che conta è che l’allenamento non sia mai uguale e che ogni volta spinga il nostro corpo e la nostra psiche a superarsi. Può bastare anche solo aumentare le ripetizioni di ogni serie di movimento, oppure lavorare in maniera alterna tra parte superiore e inferiore del corpo.
La filosofia dell’allenamento funzionale
Scoprirsi. Esplorare i propri limiti e superarli. Migliorare di volta in volta e non cedere al bruciore quando i muscoli sono sotto tensione. L’allenamento funzionale viene spesso descritto dai trainer come un viaggio di scoperta che non ha mai fine e che ci porta sempre in nuovi lidi.
L’idea alla base del functional training è affascinante se siamo alla ricerca di nuove spinte motivazionali per tornare in forma o mantenerci allenati e tonici. Vi consiglio sempre di abbinarlo ad una minima parte di corsa o di riscaldamento motorio di tipo cardio, come la pedalata, il salto della corda ecc… Fate in modo che il vostro allenamento sia il più possibile completo e monitorate i vostri cambiamenti nel tempo. Ricordate però che un buon allenamento è solo la metà del lavoro per stare in forma: l’altra metà è composta da una corretta alimentazione equilibrata e variegata.
Silvia Ciuffetelli
Sport-Addicted
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