Il free-climbing è la disciplina che raccoglie le tecniche di arrampicata a cavallo tra resistenza fisica e concentrazione mentale.
Si tratta di una disciplina affascinante dove free-climbing, ovvero arrampicata, indica tutte quelle discipline che discendono dall’alpinismo e che nasce circa sessanta anni fa. Mentre l’alpinismo è una sfida tra chi si arrampica e la montagna da scalare, il free-climbing è un’attività sportiva con il fine del divertimento e della competizione.
Erroneamente si considera nel gergo comune l’arrampicata libera come quella artificiale, però nella prima non si utilizzano aiuti, appunto, artificiali come nella seconda. Ci si può arrampicare in solitaria o in cordata (max tre) e su vari ambienti.
Free-climbing su roccia e ghiaccio VS indoor
Non possiamo dirci appassionati di free-climbing se non abbiamo mai provato l’ebrezza della scalata outdoor, su una parete rocciosa per esempio, come per le falesie o per ghiacciai e cascate.
A volte le scalate si svolgono su ambienti misti, ma qui siamo ad un livello pro. Scalare pareti su ambienti misti richiede una conoscenza approfondita della disciplina e non può essere improvvisato. Se siete alle prime armi, infatti, potrete misurarvi con le pareti attrezzate artificiali, dove oltre ad un sistema di sicurezza ben saldo potrete mettervi alla prova su pannelli artificiali che prendono il nome di rocciodromi.
Come equipaggiarsi per il free-climbing
Le scarpette sono molto importanti. Devono essere ben strette al piede per non scivolare. Occorre poi l’imbracatura per il corpo, un freno, un discensore ed un rinvio.
A tale proposito è bene dotarsi di moschettoni resistenti per le operazioni di freno, discesa e rinvio. Oltre a ciò, per scalate all’aperto, vi occorreranno imbracatura, freno per assicurare il compagno di scalata, discensore, chiodi da roccia e tutta un’altra serie di piccoli attrezzi che fungono sia da assicurazione per la roccia.
Io qui vi ho dato una panoramica molto generica dell’equipaggiamento standard. Chiaramente l’arsenale è ricchissimo e particolareggiato al variare della scalata e del tipo di superficie su cui ci arrampichiamo.
Il Metodo Caruso
L’insegnamento della disciplina punta tutto su forza e resistenza. Il metodo più in voga è proprio quello chiamato “Caruso”, che prende il nome dal noto alpinista nonché guida alpina Caruso Paolo.
Il metodo funge da base di insegnamento delle tecniche di movimento su roccia e, quindi, individua delle posizioni fondamentali che potremmo definire propedeutiche per l’apprendimento di questa disciplina.
La componente essenziale del free-climbing è la voglia di superare i propri limiti e, la vetta, metaforicamente da sempre il simbolo con cui identifichiamo il raggiungimento dei nostri obiettivi di vita, è l’unico fine, l’unico scopo a cui tendere con tutte le proprie forze.
Anche nel Group Cycling il trainer porta la tua mente al raggiungimento di una vetta immaginaria ma, nel free-climbing, questa è reale e raggiungibile. E questo è il valore più bello e più caro per tutte le persone appassionate di arrampicata.
Silvia Ciuffetelli
Sport-Addicted
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