I disturbi gastrici, un problema attuale

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Oggi affrontiamo un altro argomento che spesso ci tocca da vicino, sto parlando dei disturbi gastrici.

I sintomi manifestati

Tra questi i più diffusi sono la gastrite ed il reflusso gastro-esofageo.disturbi gastrici Entrambe le patologie sono accomunate da sintomi come bruciore di stomaco, fitte e crampi addominali, gonfiore o peso sullo stomaco, senso di nausea, eruttazione ed altri disturbi digestivi generici (alitosi, vomito, meteorismo, etc.).

In più per la gastrite, in alcuni casi più rari, potrebbero manifestarsi dolori più acuti, paragonabili (e alle volte facilmente confusi) ai dolori toracici che si presentano in caso di infarto o di altri problemi cardiaci.

Nel caso in cui la gastrite fosse cronica, ad esempio dovuta alla presenza di una malattia autoimmune, può anche comparire una condizione di anemia, dovuta alla forte carenza di vitamina B12, in tal caso questo tipo di anemia viene detta perniciosa.

Cos’è la gastrite?

La gastrite corrisponde ad un’infiammazione della mucosa dello stomaco, che può svilupparsi come fenomeno “acuto” temporaneo, oppure come disturbo cronico.

Cos’è il reflusso gastro-esofageo?

Tra i disturbi gastrici, il reflusso è molto diffuso, corrisponde alla risalita del contenuto acido nell’esofago, il canale che unisce la bocca con lo stomaco.

disturbi gastriciQuando si mangia infatti il cibo scende dalla bocca lungo l’esofago, grazie a contrazioni ritmiche e alla forza di gravità. Avviene poi il passaggio del cibo (ora diventato bolo alimentare) dall’esofago allo stomaco grazie all’apertura di una sorta di valvola detta cardias (o sfintere esofageo inferiore). Proprio questo sfintere richiudendosi impedisce la risalita verso l’alto dei succhi acidi presenti nello stomaco.

Il reflusso gastroesofageo si verifica quando il cardias si apre nel momento non opportuno consentendo il ritorno verso l’alto del contenuto acido dello stomaco.

Quali sono le cause scatenanti?

Le cause di questi disturbi gastrici sono svariate:

1) In caso di gastrite, spesso potremmo avere una correlazione specifica con un’infezione batterica (soprattutto nel caso del batterio Helicobacter Pylori), in questo caso la causa è individuabile con test specifici.

2) Una causa comune ad entrambe le patologie è lo stress. Difatti condizioni di costante ansietà potrebbero comportare ripetuti spasmi, dolori e bruciori allo stomaco. Ritmi frenetici, vite stressanti, problemi di lavoro, sono spesso all’origine dello sviluppo cronico di questi disturbi.

3) Fortemente associato allo sviluppo del reflusso gastrico c’è il consumo eccessivo di cibo spazzaturacarboidrati e di cibi industrialmente elaborati. Questi infatti vanno a modificare il pH dello stomaco, generalmente acido, alzandolo. I valori più alti di pH all’interno dello stomaco non permettono al cardias di funzionare a dovere. Esso si rilassa e quindi si apre solo per far entrare il cibo, invece a riposo e durante la digestione rimane contratto per non far risalire i succhi gastrici altamente acidi nell’esofago. Se il pH si altera per azione dei cibi precedentemente nominati il cardias non risponde in modo fisiologico e causa il reflusso dei succhi gastrici lungo l’esofago irritandolo.

4) Infiammazioni della mucosa, legate al manifestarsi dei disturbi gastrici, si acutizzano e si cronicizzano nel momento in cui siano presenti delle carenze specifiche dell’aminoacido glutammina e di vitamina E.

5) L’abuso di farmaci (soprattutto anti-infiammatori non steroidei, ossia quella classe di farmaci dall’effetto anti-infiammatorio, analgesico e antipiretico) potrebbe andare a compromettere la permeabilità della mucosa gastrica e di conseguenza la funzionalità dello stomaco che diventa maggiormente sensibile. I farmaci in questo caso inibiscono l’azione di alcune molecole necessarie per contrastare l’acidità dello stomaco, che quindi aumenta, provocando una forma acuta di gastrite.

Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista

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