Pensiamo a tutte quelle patologie che riguardano il sistema articolare come l’artrosi, l’artrite reumatoide o i più “semplici” reumatismi legati all’età e tante altre ancora. E’ un argomento di estrema attualità al giorno d’oggi poiché risultano forse tra le patologie dolorose e invalidanti più comuni e diffuse tra la popolazione mondiale, in aumento soprattutto tra i paesi più industrializzati.
Partiamo dal principio
Le articolazioni sono strutture anatomiche, talora complesse, che mettono in reciproco contatto due o più ossa. Per evitare fenomeni degenerativi dovuti all’usura, nella maggior parte dei casi si tratta di un contatto non diretto, ma mediato da tessuto fibroso o cartilagineo e/o da liquido.
Nel loro insieme, il compito delle articolazioni è di tenere uniti i vari segmenti ossei, in modo tale che lo scheletro possa svolgere la sua funzione di sostegno, mobilità e protezione.
La comparsa dei dolori
I dolori sono dovuti alla presenza di alterazioni della cartilagine all’interno dell’articolazione, come ad esempio un suo assottigliamento, oppure la sua sostituzione con del tessuto osseo.
Queste caratteristiche oltre a provocare fastidiosi dolori, comportano limitazioni nei movimenti a livello delle giunture interessate.
Cosa c’è all’origine?
Spesso si è discusso all’interno della comunità scientifica, su quale possa essere l’origine della comparsa di fastidi o malattie che coinvolgono le articolazioni. Si ipotizza l’esistenza di una predisposizione genetica, ma questa è una teoria ancora non del tutto dimostrata; sicuramente però ci sono altri fattori che influiscono negativamente sulla manifestazioni di tali patologie.
E’ qui che entra in gioco l’epigenetica: quella scienza che si occupa dei fattori che influenzano l’espressione genetica, cioè il modo in cui i geni rispondono a stimoli esterni come la nutrizione, il carico tossico, le carenze nutrizionali, il nostro umore, l’esercizio fisico e altro ancora.
Tutti questi fattori assieme determinano una risposta da parte del nostro corpo, detta infiammazione. Generalmente questa condizione, se temporanea, assume connotazioni positive in quanto corrisponde all’arma che ha l’organismo per difendersi da fattori di stress o infezioni batteriche etc; se prolungata per molto tempo però manda troppo sotto sforzo il corpo, il quale necessita a maggior ragione di precisi nutrienti.
Per poter migliorare la qualità di vita e limitare al minimo i dolori è auspicabile agire sia da un punto di vista alimentare che di integrazione.
Elementi preziosi da non dimenticare
Se già in una condizione sana è difficile al giorno d’oggi coprire tutti i fabbisogni nutrizionali di cui necessita il nostro metabolismo, a causa dell’impoverimento del cibo; figurati in una situazione patologica, squilibrata perché caratterizzata da carenze ancora più profonde.
L’integrazione assume quindi un ruolo fondamentale, essa aiuta a sostenere il corpo nella gestione dei fastidiosi dolori e nel rinforzare le articolazioni:
1) E’ importante fornire al corpo il collagene e tutti quegli elementi che servono per favorire la
produzione della cartilagine, come la glucosamina e la vitamina B3.
2) Una buona integrazione di omega 3-6-9 ben bilanciati aiuta a sostenere le capacità antinfiammatorie del tuo organismo. Visto che le patologie legate alle articolazioni non sono altro che infiammazioni croniche che si prolungano nel tempo, questi grassi “buoni” aiutano proprio a contrastarle.
3) Un ulteriore molecola che presenta spiccate attività antinfiammatorie è la curcuma che contiene al suo interno il principio attivo curcumina.
4) Il corpo per sostenere eventuali problemi o malattie deve possedere sali minerali, vitamine e aminoacidi in forma libera nelle giuste concentrazioni. Per aiutarti a raggiungere questo scopo si può sfruttare un multivitaminico generale, purché sia correttamente proporzionato e completamente naturale.
5) Infine, non per ordine d’importanza, la vitamina D è indispensabile in quanto è implicata in innumerevoli ambiti, tra i quali il rinforzo del sistema immunitario.
Cosa possiamo dire riguardo al cibo?
1) Risultano fondamentali tutti quegli alimenti che hanno un’azione antinfiammatoria come ad esempio l’ananas che contiene la bromelina, elemento prezioso per spegnere le infiammazioni;
2) il pesce, in particolar modo quello un po’ più grasso come il salmone, la trota, la sardina, è essenziale poiché ricco di omega 3;
3) sono famose anche le proprietà antinfiammatorie e antisettiche dello zenzero, una spezia originaria dell’estremo oriente, che può rivelarsi molto utile nella gestione di infiammazioni croniche;
4) non meno fondamentale è limitare il consumo di cibi industrialmente elaborati e ricchi di zuccheri, poiché è scientificamente è dimostrata la loro azione pro-infiammatoria e perché non contribuiscono o addirittura ostacolano l’assimilazione degli elementi nutrizionali di cui abbiamo bisogno.
Non sottovalutare l’esercizio fisico
Non devi pensare che in caso di fastidi alle articolazioni l’attività fisica debba essere per forza abbandonata, anzi il movimento aiuta a mantenere allenato il tuo corpo, purché siano esercizi ben indirizzati e adatti.
Si rivelano utili, in questo ambito, attività aerobiche e di stretching.
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Buongiorno , quindi per questo problema che integratore consiglia?Grazie!!
Buongiorno Anna,
Per gestire problemi alle articolazioni sono di fondamentale importanza: la vitamina D (e tutti i cofattori che aiutano la sua assimilazione, magnesio, vitamina K2), la vitamina C, vitamine del complesso B, aminocidi in forma libera.
Soffrendo di periartrite mi ha interessato molto l articolo e prenderò atto. Grazie anche per tutti gli altri articoli
Leggo sempre con piacere i vostri articoli che sono abbastanza chiari. Ma vorrei sapere di più su come intervenire per arginare il problema. Grazie
molto interessante, mi piacerebbe poter leggere qualcosa sul da farsi per …mal di schiena,male alle ginocchia. il mal di schiena dopo controlli mi è stato detto :molta artrosi,e due vertrebe schiacciate lombare….per le ginocchia uno operato pulito cartilaggine esterna ora fa molto molto meno male, solo meno resistenza da piegato rispetto a prima dell’operazione.
Volevo ringraziarvi perché è da un po’ che leggo con piacere le informazioni contenute nelle vostre mail e devo dire che le ho trovate tutte molto interessanti ed utili!
È’ un bel servizio!!!
Un buon articolo che contribuisce a fare un po’ di luce su un argomento che riguarda moltissime persone che non riescono a trovare una soluzione a problemi quali l’artrosi. Sarei felice se le patologie ossee e delle articolazioni venissero trattate più spesso e più approfonditamente.