E’ un argomento che non riguarda tutti noi, ma è di estremo interesse e a volte sottovalutato.
Per molte donne diventa fondamentale saper affrontare questa condizione metabolica, poiché per molte la menopausa è un disagio che va ad influire negativamente sulla qualità di vita, e risulta essere una fonte di stress non indifferente.
Fatte queste premesse, partiamo cercando di capire cos’è!
Di cosa stiamo parlando?
Con questo termine andiamo a definire quel periodo di “transizione” che segna la fine della fase fertile per una donna. Con l’arrivo della menopausa il ciclo mestruale si arresta poiché l’attività ovarica termina, si ha un blocco anche nella produzione degli ormoni coinvolti in questo processo fisiologico, ossia gli estrogeni.
Per essere più precisi, se la menopausa rappresenta tecnicamente la fine del periodo di fertilità per una donna, la fase che la precede e che l’accompagna viene definita “climaterio”.
Durante questo stato la donna attraversa dei cambiamenti sia in ambito fisico-metabolico che nella sfera sessuale e psicologica.
Generalmente, l’entrata in menopausa è per lo più osservata in una fascia di età compresa tra i 45 e i 55 anni, ciò può variare a seconda di fattori genetici, razziali e nutrizionali, ma anche individuali e familiari.
Che manifestazioni si possono osservare
Pur non trattandosi di una malattia, come abbiamo anticipato poco fa, esistono dei sintomi che accompagnano spesso questa condizione:
1) Come manifestazioni immediate abbiamo l’alterazione del ciclo mestruale
2) Legate al primo sintomo ci sono le variazioni umorali: aumento dell’ansia, dell’irritabilità e del nervosismo
3) Si presentano anche numerose vampate di calore
4) Disturbi del sonno
5) Depressione
6) Aumento del peso
7) Sindromi urologiche: possono andare dall’aumento della diuresi per una diminuzione della capacità vescicale, al fastidio durante la minzione dovuto ad infezioni e infiammazioni frequenti.
Ora passiamo ai rimedi
Per far sì che il cambiamento a cui si assiste durante la menopausa avvenga in maniera graduale e per ridurre la sintomatologia che spesso l’accompagna, è possibile prendere dei semplici accorgimenti, sia in ambito alimentare che soprattutto d’integrazione:
• Gli omega: Il giusto apporto infatti di omega 3-6-9 ben bilanciati, aiuta la sintesi di alcuni ormoni che hanno un ruolo da protagonista in questa fase.
• Minerali: quest’ultimi sono degli elementi essenziali per aiutare l’organismo a svolgere tutte le reazioni biochimiche necessarie.
• Cannella, carnitina e magnesio: durante la menopausa lo sbilanciamento ormonale tra i diversi ormoni è dovuto anche all’aumento del peso, principalmente causato dall’accumulo di grasso. Correlato a questo si instaura una condizione in cui il corpo diventa “resistente all’insulina” peggiorando così la situazione. Fondamentale potrebbe rivelarsi l’apporto di carnitina, cannella e magnesio per poter migliorare la capacità a metabolizzare gli zuccheri e a ripristinare così una corretta sensibilità all’insulina.
• Vitamina D: Questo fattore fondamentale serve per contrastare e prevenire l’osteoporosi, che spesso aumenta e si aggrava o compare in età di menopausa.
Non dimenticando anche quanto possa essere importante nutrirsi nella maniera corretta, si può affermare che un regime a basso indice glicemico e a basso consumo di carboidrati aiuta il corpo nella ri-sensibilizzazione all’insulina.
A tal fine è fondamentale eliminare i cibi industrialmente elaborati, seguendo una dieta di tipo misto – mediterranea, ma ad alto valore nutritivo.
Cosa dire riguardo l’attività fisica?
Svolgere attività fisica aiuta il nostro corpo a sintetizzare un importante ormone, detto “ormone della crescita”, la cui produzione dopo i 40 anni viene marcatamente ridotta. Tale elemento aiuta a mantenere una buona massa muscolare e partecipa positivamente a riattivare il metabolismo degli zuccheri.
Per concludere…
La menopausa, “antipatica” fase di transizione che in molti casi crea disagi nel mondo femminile, può essere affrontata con più serenità solo seguendo qualche piccolo e semplice accorgimento; basta esserne a conoscenza!
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
PS: Se ti ha colpito l’articolo o vorresti approfondire l’argomento lascia pure un commento qui sotto e dicci cosa ne pensi
Mi interessa molto l’argomento è gradirei ricevere maggiori informazioni a riguardo e i rimedi così come consigli per l’alimentazione e integrazione
Grazie
Manu62
i sintomi della menopausa si possono gia sentire prima che le mestruazioni si fermano proprio ..o dopo che le mestruazioni non ci sono piu ?e x quanto tempo si sentono questi disagi depressione ,stress,vampate)
x tutta la vita?
Salve,
i sintomi, quali vampate, sbalzi ormonali, depressione, disagi, etc., possono presentarsi sia prima che dopo la menopausa. In altre parole ancora prima che terminino definitivamente le mestruazione, ma anche dopo. L’intensità e la durata dei sintomi può variare a seconda di come risponde il nostro corpo. I vari suggerimenti a livello nutrizionale e di integrazione servono appunto per ridurre i sintomi e rendere graduale questo cambiamento metabolico.
Bello e semplice ma….cosa mi dite a riguardo delle creme al Progesterone ?
Buonasera Elena,
per quanto riguarda le creme al progesterone, c’è chi le usa perché hanno un effetto positivo nell’alleviare i sintomi nella fase che precede la menopausa. Va specificato che, pur non essendo considerati tecnicamente farmaci, ma cosmetici, queste creme vanno usate, per sicurezza,consultando il proprio medico, poiché alcuni studi sembrano dimostrare la loro efficacia nell’aumentare i livelli di progesterone nel sangue.
Articolo davvero interessante, quali integratori sono quindi indicati per gestire la sintomatologia?
Buongiorno Anna,
Sicuramente per riuscire a riequilibrare i giusti livelli di omega 3-6-9 può fare riferimento al MY OMEGA; per l’integrazione di carnitina e cannella può vedere invece il MY SHAPE (dall’articolo può trovare per entrambi il link che riporta alle informazioni dei precisi integratori). Per integrare la vitamina D può essere utile il CALMAG (il quale contiene calcio, magnesio e vitamina D), però se la carenza è grave bisogna rivolgersi al proprio medico curante per aver un’integrazione aggiuntiva.