Si avvicinano le ferie ed è sempre più concreta la paura di vanificare tutti gli sforzi che abbiamo fatto per rimanere in salute, ma siamo sicuri che non si possa fare nulla al riguardo?
In realtà c’è qualche semplice accorgimento, che possiamo seguire anche finché siamo in vacanza e che ci permette di non rovinare il lavoro di mesi.
Questi aspetti possono riguardare sia chi ha intrapreso una dieta puramente per dimagrire, sia chi sta seguendo uno schema alimentare per motivi di salute e quindi per necessità.
Innanzitutto è fondamentale mantenere alcune buone abitudini anche in ferie:
1) BERE MOLTA ACQUA. Andare in vacanza non ci vieta di idratare bene le nostre cellule, un’assunzione elevata e costante di acqua permette al nostro corpo di mantenersi in forma, nonostante magari un’alimentazione scorretta o semplicemente più irregolare. Essa favorisce la produzione di energia, la depurazione dell’organismo dalle scorie, il trasporto di sostanze essenziali da una cellula all’altra e di conseguenza il mantenimento del metabolismo più attivo.
2) MANGIARE MOLTA VERDURA. Un altro fattore indispensabile per la salute del nostro organismo è dato dalla verdura. Questa infatti non deve mancare neanche in ferie, è una fonte insostituibile di sali minerali e di fibra. Per altro regolarizza l’intestino, che si sa, in vacanza a volte viene scombussolato per i ritmi differenti da quelli abitudinari.
La reazione del metabolismo alle ferie
Quando ci prendiamo un periodo di pausa e finalmente riusciamo a rallentare un po’, il nostro corpo generalmente “ci presenta il conto”…cosa significa?
Spesso accade, proprio in prossimità delle tanto attese vacanze, di avere un calo nello stato di salute: presentare fastidi a livello intestinale oppure frequenti e fastidiosi mal di testa, o ancora tachicardie e difficoltà a respirare, oppure disturbi a dormire serenamente e maggior debolezza. Non è un caso!
Potremmo dire che il nostro corpo sia “telepatico”, riesce a percepire quando stiamo per staccare la spina, tutti questi fastidi infatti sono indicatori del fatto che il nostro corpo voglia riparare e recuperare uno stato di salute ottimale.
Tutto parte da un fattore ormonale: quando andiamo in ferie tutti quegli ormoni legati allo stress, che ci permettono di essere attivi, producenti e performanti, crollano lasciando spazio invece a quelli che permettono al nostro organismo di riparare. Il consiglio migliore è di sostenere questo processo fisiologico in modo tale che non risulti eccessivamente brusco. In questo modo i fastidi e i sintomi precedentemente elencati si attenuano molto fino a dissolversi, dandoci modo di vivere serenamente e al meglio le meritate vacanze.
Per fare questo possiamo seguire qualche altro accorgimento:
– Cerchiamo di mangiare anche in ferie qualche buona fonte proteica, come la carne, o il pesce o le uova e ogni tanto se riusciamo inseriamo come snack spezza fame della nutriente frutta secca. Questi alimenti ci permettono di ricostruire i tessuti e sostenere il corpo durante la fase di riparazione descritta poco fa.
– Se possibile aiutiamo il corpo con un po’ di vitamina C e magnesio. Tali elementi sono preziosissimi per rinforzare il corpo e farlo riposare nella maniera corretta, anche il corpo infatti ha bisogno di ferie!
Gestire gli “sgarri” si può
Dobbiamo essere anche realisti, sappiamo benissimo che andando in ferie, lo sgarro per quanto riguarda l’alimentazione, è sempre in agguato. Mettendo quindi in conto che qualcosa di poco salutare sicuramente viene mangiato finché siamo in vacanza, possiamo cercare di limitare i danni.
Se siamo infatti abituati a seguire uno schema alimentare, il nostro corpo poi diventa più sensibile agli sgarri e tende a reagire peggio ad essi, alle volte procurandoci ulteriori fastidi spiacevoli. Il consiglio in questo caso è di sostenere il fisico rinforzando l’apparato digerente e intestinale.
Lo si può fare attraverso la glutammina, per migliorare la digestione, e i probiotici per la flora batterica intestinale. Inoltre, alcuni elementi, come la cannella e la carnitina, possono aiutarci nell’assimilazione dei carboidrati complessi, i nutrienti che di solito creano più problemi se non si è più abituati a mangiarli!
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Ciao Carolina. I tuoi articoli sono sempre interessanti. Domanda: Che cos’è il dolore? Come dev’essere interpretato? Il concetto di “campanello dell’allarme ” ha un senso tuttavia con la metabolica e le fasi riparatorie acquisisce una nuova valenza. Secondo te è così? Grazie e buon lavoro
Ciao Stefano,
Da un punto di vista scientifico/fisico il dolore è una sensazione “negativa e fastidiosa” se possiamo dire così, provocata dalla stimolazione di determinati recettori sensitivi (i nocicettori). In altre parole, è il mezzo attraverso il quale il nostro organismo ci segnala la presenza di un “danno”. Nelle varie fasi che affronta il nostro metabolismo, i vari dolori, o campanelli d’allarme, ci avvertono che qualcosa non va, o che il corpo si sta pian piano sistemando (come ad esempio durante la fase riparatoria, in cui il corpo tende ad essere più debilitato, stanco e dolorante).