Abbiamo visto nell’articolo precedente dedicato ai bambini, come possa rivelarsi estremamente preziosa l’integrazione durante la delicata fase di crescita.
Assicurare infatti una corretta presenza di tutti i vari nutrienti permette ad ogni distretto corporeo di svilupparsi in maniera ottimale, permette quindi ai bambini di crescere più sani, con un forte sistema di difesa, una buona capacità digestiva e di assimilazione dei vari alimenti, di avere le giuste energie per concentrarsi ed avere una mente lucida.
Non dimentichiamo inoltre che l’integrazione, associata alla giusta alimentazione, risulta fondamentale per lo sviluppo dei vari tessuti: quello nervoso, quello muscolare, quello osseo, etc.
L’accumulo di carenze
Non a caso ho nominato anche la “giusta alimentazione”, non dobbiamo infatti sottovalutare l’importanza del cibo neanche in questo ambito.
Al giorno d’oggi la maggior parte dei bambini seguono numerose abitudini scorrette per colpa di noi adulti; vivere vite frenetiche e fortemente stressanti ci porta a consumare cibi facili e veloci da preparare, alimenti preconfezionati che traboccano di zuccheri e che non hanno alcun potere nutrizionale.
Il consumo nel quotidiano da parte dei bambini, di merendine, prodotti a base di farine raffinate, bibite, succhi di frutta e prodotti ricchi di additivi, ostacola fortemente il funzionamento ottimale del loro metabolismo e una loro crescita salutare.
Queste cattive abitudini provocano un accumulo, già da piccoli, di sostanziali carenze nutrizionali che determinano a loro volta seri disturbi e problemi di salute.
Di quali problemi di salute stiamo parlando?
1) Obesità infantile
L’elevata prevalenza di sovrappeso e obesità infantile costituisce un problema di sanità pubblica a livello mondiale. L’obesità rappresenta un importante fattore di rischio di malattie croniche e, se presente in età pediatrica, si associa ad una più precoce insorgenza di patologie tipiche dell’età adulta.
Da un’indagine statistica del 2016 coordinata dall’ISS (Istituto Superiore della Sanità) l’Italia mostra che la percentuale di bambini obesi, di età compresa tra i 6 e i 10 anni, risulta pari a 9,3%, e di quelli in sovrappeso è del 21,3%.
Un dato che, se pure conferma la lenta diminuzione del fenomeno rispetto alle indagini statistiche rilevate nel 2008-2009, non fa avanzare l’Italia nella classifica dei peggiori Paesi europei per obesità infantile, come dimostra la “Childhood Obesity Surveillance Initiative”, iniziativa internazionale a cui partecipano più di 30 Paesi e in cui l’Italia figura tra le nazioni con i più elevati livelli di sovrappeso e obesità.
Non dimentichiamo che associate all’aumento del peso, possono svilupparsi altre patologie legate alla scorretta capacità di assimilare gli zuccheri e i grassi, come il diabete e livelli di colesterolo alto, fattori che possono presentarsi anche in futuro una volta adulti.
2) Ipersensibilità alimentari
L’alimentazione troppo sbilanciata verso i carboidrati e gli zuccheri può andare a minare l’equilibrio della flora batterica a livello intestinale. Questo non solo provoca un abbassamento delle difese immunitarie nel bambino, rendendolo più vulnerabile ad infezioni batteriche e virali, ma determina anche un forte peggioramento delle capacità digestive e di assimilazione di nutrienti.
Non a caso negli ultimi anni si sono ampiamente diffuse forti ipersensibilità a diversi cibi, questo significa che il numero di bambini soggetti ad intolleranze ed allergie alimentari è aumentato notevolmente.
3) Problemi di iperattività o poca concentrazione
Problemi di scarsa concentrazione e lucidità durante gli studi, o al contrario momenti di iperattività, nei bambini possono essere ricondotti spesso ad un’alimentazione scorretta e/o a carenze nutrizionali specifiche.
Non sottovalutiamo l’importanza di alcuni elementi specifici in questo caso, come ad esempio gli aminoacidi, componenti fondamentali delle proteine, che troviamo nella carne, nelle uova, nel pesce e le vitamine del complesso B che troviamo anche nei legumi, nei cereali integrali e nella frutta secca.
Alle volte gli accorgimenti da seguire si rivelano molto semplici, ma riescono a fare la differenza, anche per la salute dei nostri bambini.
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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