L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo. Siamo infatti di fronte a una vera e propria “epidemia globale”, che si sta diffondendo nei Paesi industrialmente più sviluppati e che può causare, in assenza di un’azione immediata, problemi sanitari molto gravi.
L’eccesso ponderale è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e di una vita sedentaria.
Approfondiamo meglio le cause
1) L’ALIMENTAZIONE
Il cibo incide pesantemente sulla nostra condizione di salute, negativamente o positivamente a seconda della sua qualità. Il consumo eccessivo e smodato di alimenti industrialmente lavorati, ricchi di conservanti, zuccheri e altri additivi, alza enormemente l’apporto calorico e di zuccheri rispetto al necessario. In pratica ci ritroviamo a mangiare spesso cibo fortemente calorico ma povero di potere nutrizionale.
In questo caso il nostro corpo non è in grado di bruciare tutti gli zuccheri che riceve ogni giorno e tramite l’insulina e alcune vie metaboliche specifiche li mette in riserva sotto forma di grasso, ciò ovviamente porta ad un aumento inevitabile del tessuto adiposo e quindi del peso.
2) VITA FRENETICA
I ritmi stressanti che siamo portati a vivere, ci fanno produrre una grossa quantità costante di ormoni dello stress, che ostacolano la perdita del peso e non permettono al fisico di recuperare e riparare i danni che ogni giorno fisiologicamente accumula. Inoltre lo stress ci porta a dedicare poco tempo al cibo e ai pasti, facilitando il consumo di cibo di cattiva qualità… un cane che si morde la coda!
3) VITA SEDENTARIA
Lavoro, poco sonno, tanto stress e? Nessun esercizio fisico!! La mancanza di attività fisica influisce enormemente sulla nostra condizione di salute, non permettendoci non solo di non sfogare lo stress, ma anche di non bruciare i grassi in eccesso, quindi di favorire una condizione di sovrappeso.
Numeri e statistiche
La condizione morbosa di sovrappeso ormai caratterizza in Italia più di un terzo della popolazione. Secondo il rapporto “Osservasalute 2016”, che fa riferimento ai risultati dell’ultima indagine ISTAT al riguardo, emerge che, precisamente il 35,3 % della popolazione adulta in Italia è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%); complessivamente, il 45,1% dei soggetti di età ≥18 anni è in eccesso ponderale.
Come negli anni precedenti, si sono registrate forti differenze sul territorio tra Nord e Sud: le regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone maggiorenni obese e in sovrappeso rispetto a quelle settentrionali.
Secondo la stessa indagine per altro, la percentuale di popolazione in eccesso ponderale cresce all’aumentare dell’età e, in particolare, il sovrappeso passa dal 14% della fascia di età 18-24 anni al 46% tra i 65-74 anni, mentre l’obesità passa, dal 2,3% al 15,3% per le stesse fasce di età. Inoltre, la condizione di eccesso ponderale è più diffusa tra gli uomini rispetto alle donne (sovrappeso: 44% vs 27,3%; obesità: 10,8% vs 9%).
Problemi di salute legati all’essere in sovrappeso
Spesso l’eccesso di peso comporta o è correlato anche allo sviluppo di altre patologie, andando a caratterizzare quella che viene denominata “sindrome metabolica”.
Tali fattori negativi sono:
– L’aumento dei livelli di zucchero nel sangue, fino ad una condizione diabetica
– L’aumento dei livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) in corrispondenza a bassi valori di quello “buono” (HDL)
– Valori elevati dei trigliceridi
– Misurazioni altalenanti (spesso alte) della pressione arteriosa
Presi singolarmente questi fattori non bastano a determinare la presenza di Sindrome Metabolica, è necessario infatti che ne siano presenti almeno 3 contemporaneamente.
La condizione di sovrappeso quindi non è solo pericolosa per l’accumulo di grasso nel corpo, ma anche perché ci rende molto più vulnerabili ad altre patologie, ben più rischiose, che riguardano il cuore, la salute del nostro apparato vascolare e del nostro cervello.
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Buongiorno dott.ssa Capriolo,
è vero il sovrappeso in Italia, come nel resto dei paesi occidentali, è ormai fuori controllo e per l’impatto che produce sul piano metabolico costituisce una vera e propria epidemia.
La sindrome metabolica è veramente la patologia più insidiosa per l’insorgenza di malattie metaboliche, neurodegenerative, cardiovascolari ed autoimmuni.
E’ ormai assodato che il grasso addominale, viscerale (omentale) è una vera e propria bomba a orologeria.
Il grasso addominale è ormai considerato dalla letteratura consolidata un organo endocrino a tutti gli effetti. Un organo che alimenta citochine e adipochine infiammatorie e mantiene una low grade inflammation con produzione di IL 6 – IL 8 aumento del TNF alfa e nel tessuto adiposo si crea una condizione di ipossia. C’è poi un aumento dello stress ossidativo con aumento dei ROS. Chiaramente la risposta infiammatoria implica un elevato dispendio energetico e l’attivazione infiammatoria alimenta un blocco delle vie metaboliche in senso anabolico.
A mio avviso, un altro fattore di fondamentale importanza è costituito dal microbiota intestinale sul quale negli ultimi 6 anni gli studi si sono sestuplicati e oggi su pubmed si contano ben oltre 34.000 pubblicazioni. NOn passa giorno che in una qualche parte del mondo venga scoperto il ruolo che i batteri, sia essi commensali o patogeni, rivestono nell’ambito tanto della salute quanto delle patologie insorgenti. In questo ambito di studi esistono ricerche ormai validate che hanno dell’inverosimile. Ne leggevo una proprio qualche mese fa in cui si dimostrava che questi procarioti siano in grado di scambiarsi addirittura i propri geni per svolgere funzioni che da soli non potrebbero esplicare. Davvero un mondo straordinario sul quale si intravedono correlazioni tra disbiosi e patologie di ogni tipo (autoimmuni, neurodegenerative, sull’autismo, sulle malattie psichiatriche e ovviamente metaboliche) per questo è stata definita Microbiota Revolution.
Ultimo aspetto è l’importanza del movimento fisico che resta fondamentale e basilare e punto di partenza per una sana condotta di vita in salute.
Ci sarebbero molte altre cose che avrei voluto elencare ma il tempo non me lo consente.
Un’ultima cosa è quella di farle i complimenti per la costante e corretta informazione che diffondete attraverso il vostro sito.
Un cordiale saluto
G. D’Aleo
Buongiorno Giuseppe,
Innanzitutto grazie mille, fa sempre piacere sapere che ciò che scriviamo può essere utile per fare buona informazione. Tutto ciò di cui hai parlato nel commento si rivela essere argomento interessantissimo, dall’importanza della flora batterica al rischio legato al grasso addominale e infine all’impatto dell’attività fisica. Bello vedere che anche tali argomenti diventano spunto poi di discussione e approfondimento per alcune persone in modo da poter comprendere maggiormente alcuni temi delicati.